LA CANDELORA- cenni di una tradizione tra sacro e profano


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La Candelora è una festa religiosa che non viene vissuta con lo stesso trasporto in tutta Italia e che, anzi, è addirittura sconosciuta in molti luoghi della penisola. Prima di tutto il significato: tecnicamente, per la Chiesa Cattolica il 2 febbraio si celebra la presentazione di Gesù al Tempio. Il nome 'Candelora' è attribuibile al fatto che in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti". Fu per questo, per portare luce alle genti, che il vecchio Simeone - secondo il Vangelo - chiamò Gesù durante l'episodio della presentazione al tempio, prescritta per i primogeniti maschi dalla legge giudaica.

 

 

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In Campania la Candelora viene celebrata, oltre che per la sua valenza religiosa, anche per motivazioni diverse, legate ad uno spirito folkloristico e pagano in grado di mescolare sacro e profano e che hanno reso questa ricorrenza una grande occasione di apertura verso gli omosessuali e la comuità lgbt. Dalla gente del posto viene anche definita la "Festa dei femminielli".
Montevergine è ormai un luogo simbolo di questa festività: una leggenda narra, infatti, che 
due giovani, scoperti in un amplesso omosessuale, furono banditi dal loro paese e lasciati a morire di fame e di freddo nei boschi, legati ad un albero. Soltanto la Madonna ebbe pietà di loro e li salvò dalla condanna. Un miracolo che, ogni anno, viene ricordato e onorato al suono di tammorre e nacchere,con canti licenziosi,motti salaci e vesti coloratissime.

Anche stavolta, come succede ormai da anni, madrina dell'evento sarà Vladimir Luxuria. Presenti anche tante associazioni per i diritti omosessuali.